Silicato di sodio per il trattamento delle acque

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Il Silicato di sodio è un prodotto chimico molto versatile dato che conta innumerevoli applicazioni. Fra questa troviamo anche il settore del trattamento delle acque dove funge da coagulante, reagente e anticorrosivo. La sua relativa economicità giustifica anche il largo impiego del silicato di sodio per il trattamento delle acque.

Come opera il silicato di sodio nel trattamento delle acque

Nel settore del trattamento delle acque può svolgere cinque funzioni diverse:
• tutela delle tubature;
• stabilizzazione del ferro e del manganese;
• trattamento delle acque reflue;
• controllo del piombo e del rame per le acque potabili;
• garante dell’assenza di alluminio.
Vediamo, quindi, il ruolo del silicato di sodio in queste quattro diverse fasi.

Protezione delle tubazioni

Il silicato di sodio agisce in questo caso da agente anticorrosivo. Viene infatti aggiunto, in quantità infinitesimalmente piccole, all’acqua potabile per prevenire la corrosione delle tubazioni in cui scorre. Il silicato di sodio, innocuo perché non tossico, si fissa alle pareti delle condutture andando a formare una pellicola protettiva resistente all’ossigeno e ad altri potenziali agenti corrosivi. Inoltre il silicato di sodio innalza il ph e questo influisce sui fenomeni di corrosione abbassando il rischio che questi ultimi si verifichino.

Stabilizzazione del ferro e del manganese

Molti pozzi d’acqua e falde contengono alti livelli di ferro e manganese. La presenza di questi due metalli rende sgradevole il sapore dell’acqua, provoca il fenomeno dell’acqua rossa e potrebbe mettere a rischio corrosione le tubature. Il silicato di sodio, reagendo con Ferro e Manganese, rende migliore il sapore dell’acqua potabile e previene il fenomeno dell’acqua rossa. Ad esempio con il ferro, il silicato di sodio forma delle sostanze inattaccabili dall’ossigeno e pertanto inattive all’ossidazione.

Trattamento delle acque reflue

In questo caso il silicato di sodio ha funzione di coagulante, o meglio flocculante, usato in sinergia con il solfato d’alluminio o altre sostanze.
In parole semplici, comprensibili anche ai non addetti del settore, coagulando le impurità, il silicato di sodio le rende “individuabili” e quindi filtrabili ai fini del trattamento delle acque reflue.
In particolare il silicato di sodio rende più veloce l’aggregazione dei fiocchi e li rende più grossi.
È molto utilizzato anche per il trattamento delle acque di scarico industriali per l’elevata economicità e l’attivazione a basse temperature.

Controllo del piombo e del rame per le acque potabili

Anche in questo caso si tratta di una reazione chimica in cui è coinvolto il silicato di sodio.

Assenza di alluminio nell’acqua potabile

L’alluminio è una sostanza tossica per gli organismi viventi. La silice e l’allumina non possono coesistere in soluzione. Pertanto se nell’acqua potabile viene aggiunto il silicato di sodio possiamo stare tranquilli che non ci sia allumina disciolta.
Il silicato di sodio viene utilizzato così spesso perché assolutamente ecocompatibile e rispetta l’ambiente.
Scegliere il silicato di sodio è una scelta green!

Per qualsiasi informazione o consulenza riguardante i silicati, rivolgiti a Crosfield!